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    CRISI DA COVID-19:  LA FONDAZIONE STEFANI PROGRAMMA LA RINASCITA

    3 anni ago · · 0 comments

    CRISI DA COVID-19: LA FONDAZIONE STEFANI PROGRAMMA LA RINASCITA

    Mercoledì 5 agosto presso la sede di via Fontana a Noventa Vicentina, la Fondazione “Stefani” onlus ha presentato il Progetto di Ristrutturazione e Ampliamento della Struttura Residenziale per persone con disabilità, come risposta di resilienza e di rinascita al pesante impatto che il Covid-19 ha prodotto sulle strutture dell’ente, che gestisce servizi diurni e residenziali per persone con disabilità.

    Il Vicepresidente prof. Lino Campesato, in rappresentanza del Presidente, dott. Giuseppe Splendore, assente per motivi di salute, ha dato il benvenuto a tutti i convenuti, ringraziando in

    particolare per la loro presenza il Sindaco di Noventa Vicentina, dott. Mattia Veronese, il Direttore Generale dell’Azienda ULSS 8 Berica, dott. Giovanni Pavesi, il Direttore dei servizi socio-sanitari-dott. Giampaolo Stopazzaolo, la responsabile UOC disabilità e non autosufficienza, dott.ssa Mariuccia Lorenzi, il responsabile dell’UOS disabilità dott. Mario Boreggio.

    Il prof. Campesato ha evidenziato come il Covid-19 abbia avuto l’effetto di uno tsunami per le strutture che la Fondazione “Stefani” onlus gestisce Noventa Vicentina, a favore delle persone con disabilità.

    Prima della pandemia, nel complesso della struttura residenziale di via Fontana convivevano i servizi di comunità alloggio insieme ad un centro semiresidenziale diurno per persone con disabilità e ad un centro riabilitativo e sportivo, aperto anche alla collettività, con piscine e palestre.

    Le misure prioritarie di distanziamento e di prevenzione da rischi di contagio, a tutela degli ospiti residenziali, hanno comportato inevitabilmente

    l’impossibilità di mantenere ancora aperti gli altri servizi nelle posizioni contigue alle comunità alloggio, mettendo dunque in grave crisi la Fondazione “Stefani” per la necessità di organizzare nuove sedi per le attività del centro diurno per persone con disabilità e per il centro riabilitativo e sportivo, con i relativi impianti di piscine e palestre. Dovendo inoltre preservare gli ospiti residenziali anche per il futuro, si è preso atto dell’impossibilità di tornare all’organizzazione logistica precedente il Covid-19.

    In sintonia con il monito di Papa Francesco che ha evidenziato come “peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi”, il consiglio di amministrazione e la dirigenza della Fondazione “Stefani” si sono subito attivati per non restare sepolti sotto questo terremoto e per reagire con un piano urgente di resilienza mirato a far rinascere e migliorare le strutture di servizio che il Covid-19 ha messo in grave crisi.

    Tutto ciò per continuare a garantire alle persone con disabilità la necessaria offerta di servizi diurni, comprese le attività di tipo riabilitativo e motorio in piscina e palestra, nonché per salvaguardare i posti di lavoro degli addetti a questi comparti ed il patrimonio di fiducia dei tanti utenti che negli anni hanno frequentato il centro riabilitativo e sportivo della Fondazione, con riscontri di soddisfazione e di affetto sia da parte di persone e famiglie con disabilità sia da parte della collettività, a cui tali servizi sono stati resi fruibili con obiettivi di inclusione.

    È stato tempestivamente incaricato uno staff di tecnici, composto dall’ing. Luigi Griggio, dall’arch. Maurizio Marchetto e dal geom. Guglielmino Gambalonga, che insieme al coordinatore della Fondazione, Andrea Bonato, si sono prontamente attivati per studiare con la massima urgenza un progetto di ristrutturazione e ampliamento della struttura residenziale per riorganizzare la nuova logistica del centro diurno e del centro riabilitativo e sportivo, impostando tutti i comparti in modo comunicante, ma altresì distinto, così da garantire massima tutela ai nuclei residenziali.

    Tale progetto è stato presentato lo scorso 4 luglio al Consiglio di Amministrazione, che lo ha approvato all’unanimità.

    Il Progetto di Ristrutturazione e Ampliamento della Struttura Residenziale per persone con disabilità, come risposta di resilienza e di rinascita al pesante impatto che il Covid-19 ha prodotto sulle strutture dell’ente, prevede di:

    • implementare la struttura residenziale con un nuovo ascensore ed un nuovo vano scale, che si aggiungeranno all’ascensore e al vano scale già esistenti, raddoppiando dunque i collegamenti verticali tra i piani. Ciò consentirà di essere pronti ad affrontare  eventuali situazioni che rendessero necessario organizzare percorsi di accesso differenziati e nuclei di isolamento per gestire casi di contagio tra gli ospiti qualora la pandemia dovesse riprendere vigore ed, in ogni caso, come misura di prevenzione per il futuro. La realizzazione di questo intervento prevede anche la necessità di spostare i locali di lavanderia e stireria, che verranno ricollocati al primo piano della struttura residenziale.
    • realizzare con massima tempestività il nuovo centro diurno per gli ospiti con disabilità, che troverà sede al piano terra nell’area dove, prima dell’emergenza Covid-19, si trovava la piscina ginnico motoria.
    • realizzare la nuova sede del centro di fisioterapia con nuova vasca per idrochinesiterapia, sempre al piano terra.
    • riorganizzare gli impianti di piscina e di palestra nell’attuale palazzetto polivalente, realizzando al piano terra due ulteriori piscine con finalità di riabilitazione, acquaticità, motricità, servite da nuovi spogliatoi, e strutturando un primo piano polifunzionale. Questo nuovo comparto riabilitativo e sportivo prevede un ingresso specifico, con reception, ascensore e scale di collegamento tra piano terra e primo piano.
    • riorganizzare e migliorare la disponibilità degli spazi riservati agli ospiti residenziali, prevendo di:
      • estendere la ricettività degli attuali n.3 nuclei abitativi di comunità alloggio, portando ciascuno da da 8 a 10 posti letto e ampliando la capienza da 24 a 30 posti letto, con possibilità di offerta anche di stanze singole;
      • ampliare gli spazi per attività diurne.

        

    Quanto ai tempi di realizzazione, l’obiettivo è di:

    1. completare entro fine anno le opere relative al nuovo collegamento verticale (ascensore e scale), compresa la riorganizzazione dei locali di lavanderia e stireria che devono essere spostati in conseguenza di tale intervento;
    2. completare entro fine anno le nuove sedi del centro diurno per disabili e del centro di fisioterapia, compresa la nuova vasca riabilitativa;
    3. riorganizzare entro fine anno gli spazi disponibili per gli ospiti residenziali (nuove stanze da letto e nuovi spazi per attività diurne);
    4. realizzare le opere del nuovo comparto riabilitativo e sportivo nell’arco di 18 mesi.

    “Il consiglio di amministrazione – ha dichiarato il Vice-Presidente prof.Campesato – è fortemente convinto dell’urgenza di procedere alla realizzazione di questo progetto, pur consapevole che ciò impegnerà in modo significativo i bilanci dei prossimi anni. Si apre pertanto la sfida del reperimento di risorse necessarie a sostenere le spese di questo programma di resilienza e di rinascita il cui investimento è stimato in non meno di due milioni di euro. A tal fine sono in previsione incontri e trattative con locali istituti di credito per verificare la disponibilità di concessione di mutui agevolati. Si confida inoltre che, dal buon cuore del tessuto economico e delle singole persone del territorio, possa attivarsi la sensibilità di intervenire provvidenzialmente con generosi contributi liberali a sostegno di questo grande impegno economico che la Fondazione “Stefani” onlus si avvia a intraprendere per garantire a Noventa Vicentina e al comprensorio dell’area berica strutture moderne e polivalenti, a favore della qualità della vita e dell’inclusione sociale delle persone con disabilità. Grazie dunque a tutti coloro che vorranno farsi benefattori e sponsor per la realizzazione di questo progetto di rinascita.”

    “Un plauso alla Fondazione Stefani – ha detto il Sindaco di Noventa, dott. Mattia Veronese – per come ha gestito la situazione durante i momenti più critici dell’emergenza sanitaria, ma soprattutto ora per questo importante impegno che guarda al futuro con progettualità concreta e con grande entusiasmo. Questa struttura, inserita in un contesto socio-sanitario vicino all’area ospedaliera noventana, ma a servizio di tutto il territorio dell’area berica, è cresciuta sempre mettendo al centro l’utente e valorizzando il proprio personale. Ancora oggi, seguendo la lungimiranza dei benefattori, la Fondazione investe e lavora per dare una risposta concreta al territorio con una attenzione particolare a chi è più fragile”.

    Il Direttore generale dell’Azienda ULSS 8 Berica, dott. Giovanni Pavesi si è complimentato con la Fondazione “Stefani” : “Un progetto coraggioso che è singolare a livello regionale per la volontà e la capacità di investire in modo tempestivo la significativa cifra di due milioni di euro al fine di organizzare le strutture di servizio a scomparti, in modo da proteggere da rischi di contagio gli ospiti residenziali e continuare a svolgere con adeguate misure di prevenzione la complessità dei servizi diurni, medico-riabilitativi e sportivi, aperti anche alla collettività”.

    Per contributi a sostegno della Fondazione “Stefani” onlus:

    Versamenti a mezzo bonifico bancario su Iban:

    IT05V0200860125000060014982

    intestato a: Fondazione “Candida Stefani e Fratelli” onlus
    presso: Unicredit Private Banking – Agenzia di Arzignano
    causale: “Contributo per Fondazione “Stefani” onlus”

    Tags: , , Categories: Eventi, News

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